La resina poliuretanica
FP0701 è stata concepita per essere utilizzata in ambienti molto freddi.
E' un prodotto di consistenza gommosa.
Il suo utilizzo
principale è nell'elettronica per inglobare, nascondere, proteggere e
isolare circuiteria elettronica laddove si voglia un prodotto elastico e
molto flessibile. Può però essere utilizzato come riempitivo morbido, come
rivestimento di superfici che si vogliano rendere antiscivolo o delle
quali si vogliano evitare sfregamento e scricchiolii, per attutire
l'effetto di vibrazioni o per riparazioni e riempimenti di cavità e
fessure in materiali gommosi.
Grazie alla sua reazione poco esotermica è particolarmente adatto per la
resinatura di moduli o muffole di discrete o grosse dimensioni.
Come tutti
i poliuretani, anche questo deve essere utilizzato con una certa
accortezza. I singoli componenti, prima della reazione e anche una volta
miscelati fino all'esaurimento della reazione, sono molto sensibili
all'umidità. Questa, in eccesso, provoca la formazione di microbolle
all'interno della matrice di resina. E' sempre bene operare in ambiente
quanto più possibile secco e asciutto o, con macchine, sotto vuoto.
Una volta avvenuta la reazione, invece, il materiale è assolutamente
inerte e non teme acqua, umidità e agenti atmosferici.
CONFEZIONAMENTO
Questa resina è
fornita, come packaging standard, in
barattoli
(o latte) o fusti.
Le quantità di resina ed indurente contenute nei
barattoli
sono
quelle ottimali per la corretta polimerizzazione della colla.
Il contenuto (o parte) dei
barattoli
di
resina ed indurente
deve essere versato (nelle proporzioni indicate nelle schede tecniche
sempre fornite in allegato ai prodotti) in un recipiente o barattolo a
perdere, di forma cilindrica, e deve essere mescolato per un tempo
sufficiente a garantire un’omogenea miscelazione dei due liquidi.
Una volta mescolata la resina con la giusta quantità di indurente, è
possibile colare il prodotto: questo indurirà in tempi variabili a seconda
della temperatura. E' bene tener conto del fatto che aumentando
l'indurente non si rende più rapida
la reazione: è necessario mantenere il corretto rapporto stechiometrico
tra resina e indurente ovvero ogni molecola di resina deve reagire con una
molecola di indurente. L'inizio della reazione
avviene traendo energia dall'ambiente circostante: quanto più caldo è,
tanto più rapido sarà l'inizio della reazione. Siccome la reazione è
esotermica (cioè produce calore), durante la reazione, l'aumento di
temperatura della resina generalmente produce un'accelerazione della
reazione (lo stesso risultato si può ottenere ponendo il manufatto
resinato in forno). Indicare gli esatti tempi di indurimento del prodotto
è difficoltoso per i seguenti motivi: supponiamo di avere 1000g di
prodotto già miscelato. Se questi 1000g vengono posti in un bicchiere (o
in un recipiente cilindrico), la massa di resina sarà raccolta in un
volume ridotto con una superficie di scambio termico verso l'esterno molto
piccola. Quando la reazione partirà, la massa si scalderà sempre più e
accelererà la reazione fino all'esaurimento della stessa: l'indurimento
sarà molto rapido (pochi minuti). Se questi 1000g vengono posti in una
lastra spessa
ad esempio 1mm, occuperanno circa un metro quadro: la superficie di
scambio termico è molto grande e la reazione produrrà un riscaldamento
quasi impercettibile: per avere una completa solidificazione sarà
necessario circa un giorno (se la temperatura ambiente è di circa
23-25°C).
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informazione Vi invitiamo a contattare i nostri uffici Tecnico o Commerciale
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